(Italiano) Bike Pride 2014: l’economia e Verità e Visioni… in bicicletta!
Sabato 20 e domenica 21 settembre la quinta edizione della manifestazione torna a Torino con lo slogan “La bicicletta muove l’economia. Bike Pride muove le biciclette”. In occasione della Settimana Europea della Mobilità, la pedalata a cui nel 2013 hanno partecipato 30.000 ciclisti è dedicata quest’anno all’economia che ruota intorno alla bicicletta, per cui si è coniato un termine sintetico inglese, a dir la verità bruttino, “bikenomics”. Ma la sostanza è quello che conta: l’omonima associazione organizzatrice Bike Pride sostiene che il ritorno economico derivante dall’uso della bicicletta in Europa sia infatti superiore ai 200 miliardi di euro e quest’anno lo vuole ribadire a cittadini e amministratori. Chiedendo anche al Comune di Torino di partire finalmente con il “Bici Plan” approvato da più di un anno, promuovendo la realizzazione di almeno un controviale di moderazione del traffico, cioè un’area condivisa tra auto e bici con velocità limitata a 30 kmh, da attuarsi come modello sperimentale in corso San Maurizio, tra corso Regina Margherita, i Giardini Reali e il Lungo Po. La proposta riceverà ascolto se tanti parteciperanno alla manifestazione?
La pedalata del Bike Pride 2014, dedicato a Giorgio Faraggiana, «un caro amico e compagno di battaglie in bicicletta – si legge nel comunicato stampa di lancio», partirà domenica 21 settembre alle 15 dal Parco del Valentino con ritorno al punto di partenza alle 17.30 circa. Il percorso della parata in bicicletta di domenica, «accessibile a tutti, – dichiarano gli organizzatori – sarà scorrevole e si snoderà su grandi viali, sfiorando la Torino Sud dell’industria automobilistica del ‘900 per un simbolico passaggio di testimone dall’economia dell’auto a quella della bici». La giornata inizierà però già alle 11.30 al parco con stand, cibo, eventi e musica e la festa continuerà poi fino alle 22.
Novità dell’edizione Bike Pride 2014 sono e sono stati però anche una serie di eventi collegati (vedi la locandina in fondo) e sarà soprattutto la giornata di approfondimento di sabato 20 settembre dalle 9.30 alle 18 presso la Casa del Parco di Mirafiori Sud (via Panetti 1, Parco Colonnetti, Torino). Al mattino nel convegno internazionale “La bicicletta muove l’economia” verrà approfondito l’impatto in termini economici della ciclabilità a Torino a confronto con la realtà di altre città europee, in particolare Amsterdam. Nel pomeriggio, 25 imprenditori e professionisti presenteranno in 5 minuti a testa la propria esperienza al barcamp “#pedalaremiarricchisce: la bikenomics raccontata da chi la fa”. Tra questi, con un po’ di faccia tosta ci sarò anch’io, per lanciare l’idea di #bikestorytelling e #bicigiornalismo “a chiamata”, cioè della bicicletta come mezzo per rispondere a chi mi contatterà per andare alla ricerca di “verità e visioni”. Ci sarà con me anche Giancarlo Bertalero, per raccogliere suggerimenti su come far diventare la bici coprotagonista del nostro documentario “Attraverso le Alpi”, il cui progetto presenteremo insieme. Contattaci e vieni a raccontarci le tue “verità e visioni” sabato 20 o domenica 21 settembre durante la pedalata: sostieni i nostri progetti indipendenti in cambio di un’intervista… in bicicletta!
L’associazione Bike Pride fornisce anche interessanti dati e statistiche dell’economia della bicicletta a questo link: http://www.bikepride.it/bike-pride-2014/bikenomics.html
La verità è che leggendo qu este informazioni viene davvero da insistere perché il nostro governo e le amministrazioni locali attuino politiche a favore dell’uso della bicicletta, per risparmiare su spese sociali, sanitarie, e “muovere” l’economia, smettendo di continuare solo ad usare in modo retorico la parola “crescita”, visto che tra l’altro l’Italia è stata classificata in “recessione”. La visione è però che sia anche un rischio dedicare un Bike Pride all’economia puntando eccessivamente sui “numeri” della bicicletta, cioè quello di esaltare troppo i ritorni attuali e possibili dalla produzione e vendita di bici e beni e servizi collegati e di confrontarli ad esempio con quelli del settore automobilistico o con il valore monetario dell’intera economia italiana. Dall’ex città dell’ex Fiat, forse più che voler mettere in competizione la bici con il fatturato dell’auto, si dovrebbe lanciare un messaggio chiaro e inequivocabile: puntare su un tipo diverso di economia a cui può contribuire la bicicletta. Meno traffico, meno inquinamento, meno incidenti e meno gravi, meno malattie, meno dipendenza dal petrolio, meno costi per muoversi: questi e altri benefici sono sia risparmi di costi personali, sociali e ambientali, che dunque rendono praticabile una “decrescita felice”, sia fonte di aumento di un tipo benessere non misurabile dalla crescita del Pil, un indicatore economico ormai superato.
Qualche altra informazione e link:
L’hashtag per seguire la manifestazione su Twitter è #bikepride14 e per raccontare con un post i benefici della bicicletta l’hashtag è #pedalaremiarricchisce.
Il video promo di Bike Pride 2014: https://www.youtube.com/watch?v=-o64eY4K8eg
Il materiale di comunicazione di Bike Pride 2014: http://goo.gl/uOpsT2 Qui i dettagli della richiesta politica presentata il 17 settembre in conferenza stampa all’amministrazione comunale: http://www.bikepride.it/bike-pride-2014/la-richiesta-politica-2014.html
Qui sotto la locandina comprendente anche tutti gli eventi collegati al Bike Pride 2014.