Proroga dello stato di allarme: la politica spagnola ha bisogno di un piano C

É durata un’intera giornata la seduta del Congresso dei deputati spagnoli di oggi, 6 maggio 2020, in cui il presidente del governo Pedro Sánchez ha chiesto ai gruppi parlamentari di estendere lo stato di allarme fino al 24 maggio. E potrebbe segnare un prima e un dopo nella politica spagnola, perché questa avrebbe bisogno di un piano C, se Sánchez continuasse a dichiarare che non esiste un piano B rispetto allo stato di allarme nella gestione della crisi per il Coronavirus, e fintanto che i partiti di opposizione e persino alcuni alleati del governo continueranno a chiedere un’alternativa con la veemenza dimostrata oggi, considerando che alcuni di loro l’avevano già fatto durante i precedenti dibattiti sullo stato di allarme e che, al contrario, Sánchez vuole estendere questa figura giuridica ancora per diverse altre settimane, durante tutte le fasi della denominata «de-escalation verso una nuova normalità».

La Camera ha approvato la sua quarta estensione dopo le 18:00 con 178 voti favorevoli, 97 astensioni e 75 no dopo che il governo ha negoziato in estremis con Ciudadanos ieri e con il Partito Nazionalista Basco e la Coalizione delle Canarie al mattino presto per convincerli a votare sì. Secondo questi negoziati, Sánchez dovrebbe accettare nella sua strategia un più stretto coordinamento con le Comunità Autonome e le forze politiche dell’opposizione per portare a termine la de-escalation in modo consensuale e veramente asimmetrico, ma il teatro della violenta opposizione verbale visto oggi e nelle ultime settimane durante le apparizioni del governo al Congresso non sono stati spettacoli edificanti, e sarà difficile per i gruppi parlamentari elaborare un piano C come Corresponsabilità, Collaborazione … o Costituzione, e nonostante l’inaugurazione per domani 7 maggio alla Camera della cosiddetta “Commissione per la ricostruzione”.

Riassumiamo quindi un mercoledì che potrebbe essere delle “ceneri” della politica spagnola, se i parlamentari del il governo e dei gruppi di opposizione non raggiungessero accordi per uscire dalla crisi del Coronavirus nell’interesse dei residenti in Spagna.

Continua …

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